Loewe, quando lo smartphone regola il suono del televisore.

loewe Mimi Defined

Il rinomato marchio Loewe annuncia una tecnologia originale. In questo modo è possibile regolare correttamente il suono del televisore Loewe tramite lo smartphone. Un’impresa resa possibile grazie alla tecnologia Mimi Defined™.

Questa tecnologia è stata presentata in “anteprima” all’IFA di Berlino lo scorso anno a settembre. Da allora, il marchio l’ha integrato nei suoi nuovi televisori. Una tecnologia che mira ad adattare il volume e la firma del suono televisivo per il cliente. Questo si basa sul proprio profilo e non su un sistema di algoritmi standard.

“Sappiamo che con l’età e talvolta anche con cattive abitudini (cuffie, concerti, ecc.), il nostro udito diventa meno accurato. Di conseguenza, l’ascolto a volte può diventare difficile. La percezione del suono raggiunge i picchi all’età di 20 anni e successivamente diminuisce gradualmente. L’applicazione gratuita Mimi Hearing Test permetterà a chiunque di testare e analizzare la propria capacità uditiva. E questo, in soli 6 minuti”, conferma il marchio.

Quando lo smartphone configura il suono del televisore.

allora ci sono diverse opzioni disponibili per lo spettatore. Prima di tutto, è possibile creare un profilo individuale in base al proprio anno di nascita. Oppure, sulla base di un panel di oltre un milione di risultati di test dell’udito anonimi. Inoltre, è anche possibile creare il proprio profilo uditivo dall’applicazione Mimi Hearing Test. Poi importatelo nella Loewe TV per una regolazione audio completamente personalizzata. Sulla base del test dell’udito eseguito in 6 minuti dall’applicazione, la gamma uditiva dell’utente viene testata a diverse frequenze da cui viene stabilito un profilo di ascolto individuale Mimi Defined per ottimizzare la riproduzione del suono.

Da un punto di vista tecnico, i dati audio vengono analizzati in tempo reale e regolati in base alla sensibilità uditiva di ciascun individuo. Così, gli algoritmi possono riconoscere le funzioni di un orecchio umano “ottimale” e utilizzare il profilo uditivo individuale di Mimi per evidenziare le parti più deboli del segnale audio.

In breve, le impostazioni effettuate dallo smartphone e poi inviate al televisore in modo che possa adattare la sua configurazione audio.

 

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